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Intervista a Pierluigi Lucatelli (Under 9)

• Buongiorno Mister, metà della stagione è passata e nonostante le difficoltà dovute all’emergenza Covid l’attività è proseguita a gonfie vele, sia per quanto riguarda il tuo gruppo specifico che per per la DFA in generale. Come sta andando la stagione e, cosa più importante, come si trovano i nostri piccoli campioni?

“Siamo al giro di boa di questa prima parte di stagione che mi vede alla guida per il secondo anno consecutivo dei primi calci 2013. Come tutte le realtà sportive, anche noi abbiamo convissuto con l’emergenza sanitaria che ha interessato tanti dei nostri atleti. Le attività non si sono mai fermate; abbiamo allietato i week end dei nostri bambini organizzando “le Coppe Campioni” di categoria, incontri interni a girone unico con classifica finale. Gli atleti hanno  risposto alla grande , non perdendo mai l’entusiasmo e la passione che li lega allo sport più bello del mondo. L’inizio di stagione lo definirei più che positivo che fa ben sperare per la prosecuzione della stagione e i numerosi impegni che ci vedranno protagonisti.”

• La linea guida della DFA è molto chiara : ogni lavoro viene svolto in forma situazionale e la tecnica viene allenata in modo funzionale, è stato difficile per te adattarti ad un sistema di lavoro che lascia molte libertà ma ha anche dei paletti precisi? Trovi riscontro nel fine settimana con il lavoro svolto sul campo in ogni seduta?

“Il sistema operativo che vede coinvolti noi istruttori è senza dubbio la nostra forza; dal momento in cui il nostro responsabile, Francesco Florio, ha posto gli obiettivi e le metodologie per poterli raggiungere, ho accolto  entusiasta  le linee guida che, a distanza di sei mesi, stanno dando i frutti desiderati. Fa piacere ricevere i complimenti dai colleghi di altre società per l’organizzazione in campo che hanno i nostri bambini, un riconoscimento comune alle tutte le nostre categorie che non può che inorgoglirci.”

• In cosa è possibile ancora migliorare sotto il punto di vista tuo personale di lavoro e collettivo?

“Per quanto riguarda l’aspetto personale, la DFA non finisce mai di stupirmi: giorno dopo giorno colgo uno spunto per imparare qualcosa di nuovo. Mi riconosco il pregio di saper ascoltare, quindi tutto viene da sé; svolgendo riunioni periodiche con l’intero staff, propongo le mie sedute di allenamento, mettendo a disposizione idee che vengono accolte e valutate in condivisione con il nostro responsabile, arricchendo reciprocamente il nostro bagaglio. Posso ritenermi più che soddisfatto” 

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